Irina-Ashley-e-le-altre-quando-la-pubblicita-sceglie-le-donne-donne_h_partb

Sono nata donna, la Vita ha scelto che io fossi femmina ogni cosa di me rispecchia il mio genere , ho tratti somatici tipicamente femminili, grazia e delicatezza tra curve sinuose, andatura e modi di fare dolci e garbati, sono donna dentro e fuori in tutto quello che traspare e in ogni cosa che mi contiene.
La Vita mi ha forgiato e cambiata in tante cose, spesso mi ha chiesto la forza,la determinazione e la razionalità di un uomo per affrontare difficoltà, sconfitte e delusioni e mi ha domandato di ragionare come un uomo per non lasciarmi abbattere dal mio stesso sentire, questa tipicità profonda di sentire ogni cosa troppo forte ma con il tempo ho imparato a capire che nonostante tutto io oggi sono totalmente consapevole della mia femminilità e mi sento fiera di esserlo.
Come una donna ho occhi spalancati nell’immensità , sguardi sconfinati tra presagi e fortuna, allagati di emozioni che danzano al ritmo del mio cuore, a volte ristretto da qualche sconforto, avvolti da seta e coperte di lana per lisciare e carezzare memorie e storia abbracciando tutte le strade che portano dove risiede il focolare dell’amore per potersi scaldare, proteggersi e curare.
Ho narici e fiuto di giaguaro che segue profumi ed essenze vitali, annuso minacce e pericoli che indicano la via da seguire per non perdere la forza del mio bene e mi segnano il tragitto per recuperare la gioia del mio esistere.
Ho labbra di parole e baci da dispensare come miele per ogni succosa promessa che premia il coraggio di credere e sperare, e firme di sangue per suggellare il patto della mia devozione verso ogni verità che obbliga alla libertà di essere onesti con se stessi prima che con gli altri, ed ho bocca di parole che lascio come pietre , poggiate e dure riposte tra il tuo cuore e  lo sterno per manifestare il mio disappunto  su tutto ciò che ingiusto e mortale deleterio per ogni cosa che per me è degna di essere sacra e intoccabile;
Ho orecchie di donna, mi accompagna una musica di voci e melodie che celebrano ogni gesto e ogni mia intenzione, una colonna sonora che risuona su ogni rumore sovrastandolo di quiete, bellezza e semplice armonia che accorda le vibrazioni di ogni tristezza, ogni malinconia, ogni paura ed ogni rimpianto;
Ho seni di donna, nutrimento e culla per ogni tormento, cura che protegge il respiro e aria per ogni singhiozzo che ostruisce il fiato, dimora e sosta di pace come un’oasi di refrigerio nel deserto del cammino, scrigno di preghiere e benedizioni per ogni sogno di figlio;
Ho mani e piedi di donna operose e istancabili di premure e attenzioni che amano ad ogni gesto e ad ogni passo, mani di carezze ed abbracci che contengono il mondo, accoglienza e comprensione senza riserve, vicinanza e accordo a tenere il filo invisibile che riporta a galla quando non si scorge un senso o la ragione per continuare ad affidarsi alle mille possibilità che l’esistenza offre per capire, crescere ed essere migliore;
Sono femmina, donna, molte cose insieme e tutto quanto in me si muove, vive e respira in un’unica direzione: tutto in me è seme che muore nella mia terra e come seme fiorisce e sboccia alla nascita e da lì in poi vi è la cura, la protezione e l’amore necessario perchè possa restare vita fino alla fine dei miei giorni, dei miei occhi, del mio udito della mia bocca e delle mie narici oltre le mie mani e il mio corpo tutto in me è accettazione e poi dono e come tale ritorna in me a riposare nel cuore segreto e misterioso che conserva millenni di storia di cui ogni donna conosce la chiave e che spalanca al senso dell’esistere.

G.M

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