Ve l’ho detto che ho un “fiuto” infallibile per certe cose?ma soprattutto vi ho già detto che mi fido del mio istinto che mi aiuta a capire le persone? Ebbene si, ho combattutto tante di quelle battaglie che oramai so capire quando devo difendermi, quando scendere in campo e quando ritirarmi. Battaglie di silenzi e parole, in quest’ultima cosa sono un’esperta a detta di qualcuno, a proferire quelle consone, quelle adatte e quelle che ti confondono le idee perlomeno sono una maga a mandarti in confusione stravolgendo quella specifica idea che ti eri fatta di me, detesto essere etichettata e sezionata , siamo un continuo divenire , un continuo crescere e mutare e nessuno può assurgersi il compito di giudicare una persona, accetto un ‘opinione che mi riservo sempre di prendere in considerazione, ma non sopporto giudizi avventati sulla mia vita e sulle mie scelte, su ciò che sono e ciò che vorrei essere, a nessuno offro questo diritto, tranne alla mia coscienza che sa meglio di chiunque indicarmi cosa è giusto o sbagliato . Sono una maestra nel pascere le mie parole, allevarle e farle crescere per farle diventare il miele che ti addolcisce l’anima quando ne hai più bisogno, so trasformare inutili parole in carezze e sorrisi, poesie d’amore intense e struggenti, so come cambiarle in musica e farle scorrere sulla schiena come un brivido caldo che paralizza la ragione e inoltre so come colpirti ed affogarti con un solo piccolo impercettibile movimento della lingua sul palato e lasciarti stordito se penso che lo meriti, se solo riconosco che hai abusato della mia buona fede e della mia bontà per i tuoi interessi. Ci so fare un sacco di cose con le parole io, un’arma a doppio taglio: una parte la uso per scalfire e inciderti tutto il mio Amore, dall’altra difendo quel che di più sacro possiedo ed è la mia dignità.
Battaglie infinite le mie a rincorrere sempre il giusto, il vero e tutti i sentimenti che ci onorano, correrci dietro questa idea di Bene che è molto più di un concetto è la legge intransitoria che ho imposto alla mia anima perchè possa sempre sentirsi in pace con me stessa, con la vita gli altri e il mondo, afferrarlo questo Bene ovunque si trovi, praticarlo e difenderlo dagli sciacalli di cui è pieno il mondo.
Da buona guerriera, odoro di sangue, sangue che ho perduto e sangue che ho dato a chi il suo l’aveva consumato tutto per miseria o nobiltà, l’odore del sangue è indescrivibile ma io riuscirei a distinguerlo ovunque, mi ci sono lavata con il mio sangue tanto ne ho perso in lacrime, attese, rinunce e distacchi, tanto ne ho ricevuto da chi senza pensarci due volte mi ha raccolto da terra esanime e senza più vita per farmi tornare a sorridere e a sperare, a loro sono legata per sempre ed è un sentimento di riconoscenza e affetto smisurato , forte come una catena che niente e nessuno può spezzare.
Sono anime belle, veri miracoli su questa terra, magie per il cuore, loro camminano in sordina e sempre senza fare rumore arrivano a lasciarmi un segno di speranza, a volte è un bacio che il vento culla tra i miei lunghi capelli, a volte un sussurro come un soffio, alito caldo che scioglie all’istante il ghiaccio che mi circonda, a volte una sola parola che si romba come un tuono sul cuore e che spazza via le nuvole di un cielo gravido di pioggia, a volte negli occhi riflessi in altri occhi a ricordarmi quello sguardo d’amore così generoso da riattivarmi le vene…un segno che profuma di sangue, saprei riconoscerlo ovunque e comunque, io seguo la scia qualche volta e mi conduce sempre in un cuore grande dove so potrebbe sedersi tranquillo il mio bene…ma qualche volta io questo odore di sangue proprio non lo sento, per quanto mi sforzi di annusare non lo trovo ed allora capisco che non mi posso proprio fidare e affidare..il mio cuore odora di sangue, vivo, rosso,pulsante, non ci stai dentro se non ne sei sporco anche tu, se non te ne sei macchiato almeno una volta, se non ti ci sei lavato e se non l’hai bevuto e ingoiato per farlo scendere dove ti serviva, e dove era necessario a riattivare la vita, se non l’hai diviso, condiviso, consumato, sperperato e offerto, barattato anche , semplicemente se non l’hai usato come usi le mani, gli occhi,le parole, se non l’hai versato come si spandono mille altre cose, se non l’hai celato tra le infinite dolcezze e centellinato con cura e parsimonia in mezzo alle amarezze…non lo sento, no, proprio non ci stai dentro, ho tanto spazio, ma non riesco a trovare un posto dove puoi stare!
G.M