La donna e il vento sono una cosa sola, il vento e la voce sono una cosa sola, la donna e il fuoco sono una cosa sola, il fuoco e la danza sono una cosa sola, la donna e l’acqua sono una cosa sola, l’acqua e la nascita sono una cosa sola,
la donna e la terra sono una cosa sola,
la terra e la vita sono una cosa sola.
La donna è voce
che danza
con la nascita gloriosa di ogni vita.
Perchè lo spirito Divino è in ogni cosa,
e quando il fuoco brucia,
il vento soffia e l’acqua dà la vita
la donna dice le sue preghiere,
per risanare la nostra terra.
Il Colore del Cuore di una Donna – Casey S. Leasure
Mi accorgo di essere diventata esigente, selettiva nei rapporti con le persone, sono generosa accolgo tutto, ma mi lascio invadere profondamente solo da chi riesce ad affascinarmi, stupirmi.. attrarmi, ho pagato troppo per sentimenti diretti verso persone che non lo meritavano..che hanno giocato con il mio cuore..usato e gettato via come niente fosse ed ora forse mi difendo soltanto, ma di una cosa sono certa :
Non sono il potere e la ricchezza ad affascinarmi, catturarmi, ma la classe e la cultura, .un cervello fine mi eccita molto di più della posizione sociale,l’eleganza nel vestire e nei gesti mi ipnotizza molto più di una macchina potente e di un rolex ostentato, una conversazione brillante può essere più afrodisiaca di un piatto di ostriche. Prova a stupire il mio cervello se riesci, Spogliati di ogni sovrastruttura e resta nudo per me usa la voce, usa la mente annusami respirami.
Credevi fosse facile?
Sono strane a volte le donne,prova a parlarmi di qualche cosa che non so, prova a farmi ridere…
“Io sono di volta in volta femminile, forte, fragile, capace, dopo aver litigato fino a restare senza voce, di guardare insieme la luna mano nella mano, di provare ogni giorno sensazioni diverse facendo le stesse cose. Di piangere e di far paura. Ma restando sempre me stessa.Ogni volta che esco per incontrare qualcuno che mi piace, non importa chi è, o quante volte è già accaduto, per l’ennesima volta mi faccio bella ed esco. Io non ragiono, seguo l’istinto.”
tratto da N.P.di YOSHIMOTO
Noi donne quando amiamo siamo proprio delle creature incredibili, capaci di gesti che rasentano l’eroismo…anche la donna più intelligente e brillante non è immune dalle trappole del suo stesso cuore…questo cuore che si è formato nelle nostre storie felici e infauste, deliranti di passioni travolgenti, cuore acceso o pietrificato tra delusioni e sconfitte,fiducioso o disincantato,timoroso o coraggioso…questo cuore toccato dagli uomini che abbiamo conosciuto, a cominciare da nostro padre, primo amore della nostra vita. Ognuno ovviamente ha la sua storia personale, da questa stessa storia ne ha tratto le sue conclusioni, ma ciò che siamo oggi nei rapporti con l’altro sesso è stato inevitabilemnte condizionato dalle nostre esperienze passate. Come amiamo oggi, come desideriamo essere amati è frutto di ogni uomo che ci ha attraversato, perchè noi donne siamo terra dove restano i solchi di ogni carezza e di ogni pedata, e cielo di comete passeggere e pianeti che piantono dimora nella nostra anima per sempre. Ci sono stati uomini che si sono avvicinati con un progetto nella testa che non era il nostro e ci hanno lasciato l’amarezza che si prova nell’essere stati ingannati, quelli che hanno che puntano il dito, scavandoci fino al midollo alla ricerca di qualcosa, una qualsiasi cosa da criticare o condannare facendoci sentire piccoli come sappiamo di non essere rimandandoci indietro un’immagine di noi che si può soltanto detestare, quelli che hanno chiesto chiesto e hanno fatto di tutto per ottenerlo, bugie e menzogne che pesano più di un “va’ a quel paese” detto con tutto il cuore, uomini che ci hanno toccato come una pagina bianca e ci hanno scritto carezze in una sorta di magia, disegnando un’architettura fragile e metafisica tra i nostri corpi, sguardi, bocche che si cercano, lingue che assaporano, esplorano, senza alcuna avidità, nella dolcezza che sa creare il donarsi con rispetto e amore e quelli che ci hanno confuso soltanto con un corpo che offre piacere, una cosa da usare e fine. Ci sono stati uomini che ti hanno dato sorrisi, quando volevi sorrisi e ti hanno fatto credere che loro erano tutto quel che desideravi in quel preciso momento nè prima nè dopo , quelli che hanno abbassato i muri della presunzione e hanno e hanno domandato il tuo aiuto per capirti e per capirsi aprendosi al confronto, facendoti sentire importante, quelli che hanno preso il tuo cuore ma non sono riusciti a ricambiarti con il loro, lasciandoti sola e svuotata di ogni cosa. Ci sono stati uomini che hanno saputo arrivare ovunque, in ogni parte di te, fino all’ultimo capello che hai in testa e poi non ti hanno permesso nemmeno una piccola visione del loro mondo. Uomini che ti hanno fatto terra bruciata attorno…mettendo in discussione ogni tua convinzione, ribaltandoti da sotto a sopra facendoti scivolare come una biglia di vetro su una superfice liscia facendoti rinnegare ogni cosa, persino il cuore. Ci sono stati uomini che non erano proprio come te li eri immaginati e si sono lasciati amare e apprezzare per tanti altre ragioni a cui non avevi mai pensato, quelli che hanno saputo chiudere gli occhi come maschere di ferro, per non vedere quel che non le conveniva , perchè voleva dire ammettere che non avevano saputo amarti come chiedevi. Uomini e uomini, che ti hanno fatto piangere tutte le lacrime del mondo trasformandoti in uno straccio da quale non puoi più strizzare nulla e quelle stesse lacrime ti sono servite per tastare la tua forza che non potevi sapere di avere. E infine ci sono stati uomini, forse uno,due..qualcuno soltanto che ti hanno incatenato i pensieri in un sentimento d’incanto che non conosce sonno, che ti sono entrati nell’anima come entra un soffio di luce e sono restati respiro di chiarore, che ti hanno amata completamente nel bene e nel male, nei giorni di cuore e nel tempo appuntato in un momento eterno, a cui hai dato tutto restando piena di te stessa, uomini che hai amato perchè era ragionevolmente impossibile non farlo e follemente improbabile non riuscirci…uomini da cui hai compreso il prezzo che impone l’Amore…e quest’ultimi valgono per tutti quelli che invece di hanno deluso, da loro hai scoperto che esiste una sorta di affinità elettiva non governabile che ti impone ricezione o chiusura..da loro adesso sai benissimo cosa ti importa davvero in un uomo per desiderarlo nel tuo cuore.
Chi ti offende, chi ti confonde, chi ti usa e poi ti vende. Che vuoi farci, gli rimane assai difficile rispettarci. Animali Solo carne, poco spirito, niente ali. Se ti ami, tieni a bada i complimenti, e misura i sentimenti. Mai una rosa, pescecani che non mollano mai la presa. Gente astuta, con la linea della vita già incriminata. Voce roca, vista acuta e quell’odore che non invita, nel bisogno, sai che ne approfitteranno, loro sanno ciò che fanno. Stanno uccidendo le favole, stanno sparando alle nuvole, l’odio però, non può farci desistere, punta il dito fuori nome e cognome, la verità. Chi sarà mai, che ci fruga nell’anima, chi si insinua cosi, chi dirige la musica, mentre sei li e non sai come difenderti Disarmante quel tuo sguardo pulito. Credimi! Mani armate, che di fronte all’innocenza non vi fermate. Toccate il fondo, con pensieri che non sono di questo mondo. Chi rimane Con questi segni, non può certo dimenticare, e chi cede, non farà mai più ritorno, ha già un piede nell’inferno. Se quelle storie ci unissero, se quegli orrori bastassero, se non ci fosse più, chi ha tanta voglia di uccidere. Se tu mi lasciassi ancora entrare, in quei segreti tuoi Forse potrei immaginarmi altre favole, potrei riordinare le nuvole. Se solo ritroverai, il coraggio di vivere. Se in quella rabbia che ti porti dentro, c’è il desiderio di tornare su, se in quel sorriso mescolato al pianto, ci fossi ancora tu Puoi tradirti, Per l’estrema disponibilità nel darti. Puoi pentirti se non ti risparmi e non terrai gli occhi aperti. Criminali, poca strada, brutte storie, destini uguali. Non voltarti. Corri verso quella luce, se avrai fede, quella pace verrà
Sono nata donna, la Vita ha scelto che io fossi femmina ogni cosa di me rispecchia il mio genere , ho tratti somatici tipicamente femminili, grazia e delicatezza tra curve sinuose, andatura e modi di fare dolci e garbati, sono donna dentro e fuori in tutto quello che traspare e in ogni cosa che mi contiene. La Vita mi ha forgiato e cambiata in tante cose, spesso mi ha chiesto la forza,la determinazione e la razionalità di un uomo per affrontare difficoltà, sconfitte e delusioni e mi ha domandato di ragionare come un uomo per non lasciarmi abbattere dal mio stesso sentire, questa tipicità profonda di sentire ogni cosa troppo forte ma con il tempo ho imparato a capire che nonostante tutto io oggi sono totalmente consapevole della mia femminilità e mi sento fiera di esserlo. Come una donna ho occhi spalancati nell’immensità , sguardi sconfinati tra presagi e fortuna, allagati di emozioni che danzano al ritmo del mio cuore, a volte ristretto da qualche sconforto, avvolti da seta e coperte di lana per lisciare e carezzare memorie e storia abbracciando tutte le strade che portano dove risiede il focolare dell’amore per potersi scaldare, proteggersi e curare. Ho narici e fiuto di giaguaro che segue profumi ed essenze vitali, annuso minacce e pericoli che indicano la via da seguire per non perdere la forza del mio bene e mi segnano il tragitto per recuperare la gioia del mio esistere. Ho labbra di parole e baci da dispensare come miele per ogni succosa promessa che premia il coraggio di credere e sperare, e firme di sangue per suggellare il patto della mia devozione verso ogni verità che obbliga alla libertà di essere onesti con se stessi prima che con gli altri, ed ho bocca di parole che lascio come pietre , poggiate e dure riposte tra il tuo cuore e lo sterno per manifestare il mio disappunto su tutto ciò che ingiusto e mortale deleterio per ogni cosa che per me è degna di essere sacra e intoccabile; Ho orecchie di donna, mi accompagna una musica di voci e melodie che celebrano ogni gesto e ogni mia intenzione, una colonna sonora che risuona su ogni rumore sovrastandolo di quiete, bellezza e semplice armonia che accorda le vibrazioni di ogni tristezza, ogni malinconia, ogni paura ed ogni rimpianto; Ho seni di donna, nutrimento e culla per ogni tormento, cura che protegge il respiro e aria per ogni singhiozzo che ostruisce il fiato, dimora e sosta di pace come un’oasi di refrigerio nel deserto del cammino, scrigno di preghiere e benedizioni per ogni sogno di figlio; Ho mani e piedi di donna operose e istancabili di premure e attenzioni che amano ad ogni gesto e ad ogni passo, mani di carezze ed abbracci che contengono il mondo, accoglienza e comprensione senza riserve, vicinanza e accordo a tenere il filo invisibile che riporta a galla quando non si scorge un senso o la ragione per continuare ad affidarsi alle mille possibilità che l’esistenza offre per capire, crescere ed essere migliore; Sono femmina, donna, molte cose insieme e tutto quanto in me si muove, vive e respira in un’unica direzione: tutto in me è seme che muore nella mia terra e come seme fiorisce e sboccia alla nascita e da lì in poi vi è la cura, la protezione e l’amore necessario perchè possa restare vita fino alla fine dei miei giorni, dei miei occhi, del mio udito della mia bocca e delle mie narici oltre le mie mani e il mio corpo tutto in me è accettazione e poi dono e come tale ritorna in me a riposare nel cuore segreto e misterioso che conserva millenni di storia di cui ogni donna conosce la chiave e che spalanca al senso dell’esistere.
Vedi, anch’io ho i limiti miei,
E uccidermi ancora, non puoi,
Vedi, va così, la vita è di chi,
Più chiedi, e più, gli dai
Un’altra guerra e sia,
L’ultima sulla pelle mia,
Là dove c’era ancora amore.
Chi più chi meno,
Senza rimorsi andava via,
Lasciando il vuoto, dove prima era poesia.
Tocca a te,
Dov’era un uomo, un ombra c’è,
Prenditi quello che rimane.
Chi più chi meno,
La tua stessa avidità,
Ladri di sempre, della notte che non che non sa.
Dietro di me, profili, e città,
Un uomo, che va, e non sente.
Chi, ti capirà, che siede al posto mio,
Che il mondo che vive, è il mio.
Un’altra guerra e sia.
Chi più chi meno,
Senza rimorsi andava via,
Lasciando il vuoto, dove prima, era poesia
È crudeltà.
Tornare a vivere, chissà
Tu mi hai insegnato, cosa è odiare
Adesso insegnami, l’amore che cosa è.
E se domani avrà, due braccia anche per me .
Sono un vecchio mai vissuto. Sono un reticolo di relazioni, ero un filtro d'informazioni. Scrutavo la vita con gli occhi, ora mi guardo in profondità. Cerco l'essenziale e non mi perdo nella superficialità. Questo sono io, questa è la mia storia. Per chi mi volesse sorprendere, si ricordi di fare attenzione alle particolarità. Gli uomini non sono accettati, i pensieri veri sono ben ritrovati. Buona lettura e buon divertimento, abbandonate la testa da un'altra parte, lasciatevi cullare dal vento.