La borsa di una donna che può rivelare i suoi segreti in un momento E forse nella tua distrattamente la sua vita c’è rimasta dentro Tu che pensavi che ci fosse rimasto un po’ di spazio per un altro amore Invece nella borsa di una donna non c’è posto per dimenticare, dimenticare… E vai dove ti porta il cuore, si… Un ritaglio dentro la patente Ci sei stata mille volte ma Non ci hai mai trovato niente Niente che ti aiuti a capire Il senso di una sera che non sa meravigliare Il senso del tuo ricordare e progettare Scordandoti di vivere adesso Adesso che si alza un vento che spazza le nuvole E che si porta via gli inverni La polvere, i dubbi e i miracoli Aspettati mille anni….
La borsa di una donna…contiene di tutto, come il suo cuore e i suoi giorni fatti di nuvole e sole, come le sue mani che abbracciano polvere e stelle, sogni e speranze, anima e pensieri aggrovigliati e sciolti nel vento debole come il fiato di un respiro, audace e forte come i mille baci spesi e inviati alla vita aspettando lo sguardo dell’Amore!
Adoro questa canzone, la trovo dolcissima! Mi riporta indietro nel tempo, mi trascina nel vortice della mente e nel cuore della memoria dove serbo con cura le gioie più belle della mia vita, già la memoria, guai a perderla, guai a dimenticare!
La perdita di tutti quei ricordi che ci hanno segnato in qualche modo nell’amore, nell’amicizia, nella solidarietà , nella sincerità e ci hanno “marchiato” con il fuoco del bene, smarrire questo tipo di memoria equivale a rovinare e compromettere tutti i nostri legami di vita e con la vita.
Tutto diviene a breve termine, deperisce inesorabilmente la pazienza del tempo che modella l’anima.
Giustizia, verità e bellezza e con loro tutte le grandi azioni hanno bisogno del tempo, della stabilità, della durata, della memoria.
Memoria morale, così la chiamava il teologo Bonhoffer, considerandola etica.
Voi capirete cosa sia veramente l’amore quando smetterete di considerarlo un sentimento.
Il sentimento è obbligatoriamente soggetto a variazione a seconda che si rivolga all’uno o all’altra persona, mentre il vero amore è uno stato di coscienza indipendente dagli esseri e dalle circostanze.
Amare non significa nutrire un sentimento per qualcuno, bensì vivere nell’amore e fare ogni cosa con amore: parlare, camminare, mangiare, studiare, respirare con amore…Amare significa aver accordato tutti i propri organi, tutte le proprie cellule e tutte le proprie facoltà, affinché vibrino all’unisono nella luce e nella pace. L’amore è dunque uno stato di coscienza permanente. Colui che ha raggiunto quello stato di coscienza sente che tutto il suo essere è impregnato di fluidi divini, e tutto ciò che fa una melodia!
Avverto una stanchezza impressionante la sera…giungo sfinita alla fine del giorno, con il solo desiderio di riposare, è un periodo particolare, come spesso succede ai naviganti porto nelle membra e nel cuore i residui della tormenta del Mare in burrasca.. sono stata nell’ occhio del ciclone per giorni e giorni ed ora che il cattivo tempo sembra voler allontanarsi e si intravede un esile segno di sereno l’unica cosa di cui sento di aver bisogno è un giaciglio caldo e tenero capace di promettermi oblio.
La notte cancella ciò che separa, è saggia e potente, più potente del giorno. Ciò che non può alcuna forza terrena, dove falliscono il pensiero, il sentimento ,l’ostinazione, le lacrime, questo la notte in abbondanza riversa su di me.
Non importa se domani ci sarà il sole o ancora cielo scuro e le onde furiose si infrangeranno sulla mia piccola nave e crolleranno ancora tutti i puntelli che mi reggono a galla, imparerò a comprendere l’ora della tempesta e del naufragio, perché ancora una volta dove ho imparato a rinunciare, proprio là si realizza la prossimità di quel Dio, quel Dio che più che un credo è sostegno e certezza.
La mia vita non è quest’ora ripida
che mi vedi scalare in fretta.
Sono un albero innanzi all’orizzonte,
una delle mie molte bocche,
e la prima a chiudersi.
Sono l’attimo tra due suoni
che male s’accordano
perché il suono morte vuole emergere –
Ma nella pausa buia si riconciliano
entrambi tremando.
Un altro compleanno mi troverà qui,
spettinato, in pigiama così
guardando il calendario, arrossirò,
e di un anno, più vecchio sarò
e poi, un alibi lo trovo semmai, vedrai!
Ti sembrerò insicuro, e confuso e già,
questi tempi, sono duri, si sa,
a stento, mi sopporto da anni ormai.
La domanda è la stessa: chi sei?
E’ vero. Sono l’unico amico che ho.
Sincero.
Finché sincero sarò, io vivrò. Io vivrò!
Si può morire, una volta di più.
Si può morire, se ti butti giù.
Si può morire, se non vivi mai.
Buon compleanno se resisterai!
Si può morire, se non trovi un’idea.
O indossi una pelle, che non è la tua.
Si può morire, non sempre da eroi.
Per questo silenzio, risposte ne hai?
Un altro compleanno! Ma senza di te.
Proprio adesso, non sei qui con me.
Preso dal successo e dalla tua vanità.
Il tempo passa te ne accorgi? Chissà
Amanti. Buon compleanno a voi!
Ai naviganti.
E ai cuori distanti ed a voi, giorni miei. Vinti mai!
Si può morire, di felicità.
A volte si muore e nessuno lo sa!
Si muore cantando. Ridendoci su.
Hai provato a morire, una volta, anche tu?
Morte apparente. Paura mi fai!
Morire per niente, è morire, semmai.
Se il corpo sente. La mente no.
Che senso avrà vivere? Davvero non so.
Di compleanni., ne festeggerò
Il coraggio, spero ancora ci sarà.
E chi mi dirà:/ Felice compleanno a te!
A te
Renato Zero
E non poteva mancare, oggi questa canzone che mi accompagna ad ogni compleanno…passano gli anni, le spalle si curvano un po’ sotto il peso di qualche consapevolezza in più…ma rieccomi qui, a farmi coraggio e sorridermi una volta di più: viva! e non per il respiro, ma per questo muscolo forte di sangue e battiti, più forte di ogni avversità! Buon compleanno a me! Oggi ho voluto spegnere le candeline (soltanto due…gli anni non ci stavano sulla mia bella torta, ho chiuso gli occhi ed espresso il mio desiderio, proprio come da bambina, credendoci davvero! Buona fortuna! Si dovrebbe augurare ogni giorno, ai naviganti che ne sanno cogliere il significato e lo sanno bene tutti coloro che sfidano il tempo, il vento e le tempeste ogni giorno..tutti i giorni per arrivare al Sole!
“Mai più avrai sedici anni
perché tanti timori e poi
sciogli i tuoi capelli e vai
profumi già di donna
Non tremare …
spegni le candele dai
che fiato tu ne hai
A te buon compleanno
son qui felice sono anch’io
Ti guarderò spiccare il volo
e finalmente azzurro il cielo
“e tu colomba
quanto cielo ancora volerai “
Me la dedico: non ho sedici anni e mai più li riavrò, ma rimane immacolato il cuore di allora che ancora osa sognare…invecchio, sì, ma le ali, quelle, le conservo ancora intatte!
Sono un vecchio mai vissuto. Sono un reticolo di relazioni, ero un filtro d'informazioni. Scrutavo la vita con gli occhi, ora mi guardo in profondità. Cerco l'essenziale e non mi perdo nella superficialità. Questo sono io, questa è la mia storia. Per chi mi volesse sorprendere, si ricordi di fare attenzione alle particolarità. Gli uomini non sono accettati, i pensieri veri sono ben ritrovati. Buona lettura e buon divertimento, abbandonate la testa da un'altra parte, lasciatevi cullare dal vento.