E stasera mi è presa così: Verdena, ascoltato immersa nella vasca sorseggiando un buon bicchiere di vino rosso, corposo ed aromatico..che se mi devo stordire almeno che sia di vino buono! Ed accendo pure due candele profumate che fanno tanto atmosfera..certo che funziona, devo ammettere che funziona!
Verdena..ricordo che ho preso in giro mia figlia per un sacco di tempo fino a quando mi sono sforzata di ascoltarli ed è stato amore come quelle cose su cui non ci avresti mai scomesso nemmeno un centesimo dei tuoi pensieri e che invece si prendono tutto, catturandoti interamente.
Devo ammettere però che i Verdena rappresentano la mia ciambella di salvataggio, mi hanno salvato dal delirio di un dolore atroce ed hanno dato voce a tutte quelle sensazioni che in quel determinato momento non riuscivo a decifrare…questa mia oggi è più nostalgia che appiglio..con il tentativo di ripescare il mio cuore sepolto in un soffio gelato, è più una speranza, un’ingenua speranza di sentirlo battere sotto il sepolcro di questo disincanto che ostruisce le vene.
Curioso come si ci aggrappa ad ogni cosa pur di uscire vivi da tutto ciò che tenta di massacrarti..e mi immergo sotto l’acqua…trattengo il fiato e sprofondo…riemergo e respiro…viva..a testa in giù non so stare a lungo e questo è assodato: Aria! ho cuore che vuole aria!
Mi avvolgo in un asciugamano emi accorgo di essere piccola, come posso incutere tanto timore! come è possibile? Come può esistere tanta ostilità..come posso rappresentare una minaccia per qualcuno se tutta la mia esistenza è un compromesso di pace firmato con il sangue? Non ho risposte..ho i capelli bagnati, troppo lunghi come i miei pensieri che mi gocciolano sulla schiena tracciando una scia che fa una pozzanghera d’acqua dove ci annegherei adesso questa anima fragile stordita di cattiveria più che da questo calice di vino che basta appena a scaldarmi.
G.M