El Abrazo. L’abbraccio (Tango)

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Il tango è un modo di imparare attraverso il corpo, di trasferire il dolore della carne, nella sua memoria, e di tradurlo in qualcosa d’altro, qualcosa di più nobile.Trovare conforto in mezzo ad estranei, provare una sensazione d’intimità tra la folla, ricevere consolazione da melodie che esprimono un dolore straziante sono tutte contraddizione radicate nel tango, e tutto comincia e finisce con l’Abbraccio.

(Amore Tango)

Ballare il tango significa soprattutto stabilire un contatto e lo strumento per farlo è l’Abbraccio, i punti di contatto sono due le braccia e le mani con queste si creano e si mantengono la figura, La donna solleva in aria il braccio e lo posa con grazia sulla nuca del partner nonostante la delicatezza del movimento tutto il corpo partecipa a questo solo gesto.

Il tango ha tutto da insegnare su alcune parole fondamentali della vita di ognuno: la perdita, il dominio, l’intimità, la capacità di farsi guidare e di lasciarsi andare. El Abrazo,la Salida, la Caminita, el Ocho..ogni figura è un passo verso la riconquista di sè.

Chi si fa portare deve sentire la schiena collegata alla punta delle dita, ricordarsi di essere un individuo e allo stesso tempo parte di una coppia, L’uomo solleva la mano aperta invitando la donna ad appoggiarvi la sua, poi entrambi serrano i palmi l’uno contro l’altro, l’uomo deve far sentire la donna completamente protetta e a suo agio. La donna pur abbandonandosi all’uomo regge da sola il suo peso e l’uomo che guida deve poter dare alla partner tutto il tempo necessario, non metterle fretta, in questo modo lei si sentirà semplicemente splendida!

To be continued…

6 pensieri su “El Abrazo. L’abbraccio (Tango)

  1. bellissimo post Principessa, è così il tango è una perfetta metafora degli equilibri e del gioco d’amore, nel tempo ne ho scritto spesso anche io, è la colonna sonora delle mie inquietudini…
    I miei preferiti:
    Vuelvo al Sur, musicato da Astor Piazzolla, testo a dir poco unico nel suo genere,
    tanto per citartene un pezzo: torno al sud, come si torna sempre all’amore, torno da te, con il mio desiderio, con il mio timore….

    Naranjo en flor – Homero Esposito, uno dei più antichi: prima di tutto soffrirai, dopo amerai e partirai, infine andrai senza pensiero…(che è tutto dire), ce ne sono oltre l’originale diverse versioni e io preferisco la moderna interpretazione dei Gotham Project

    e poi ne adoro uno fuori genere che è di Zbigniew Preisner e di cui per la gioia di chi ama il genere ti allego il video…

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    1. Si è sempre in tempo per imparare… io ho preso qualche lezione da un insegnante “mezzo folle” e devo dire che nonostante i suoi mille rimproveri che mi facevano scoppiare a ridere ogni volta ho intenzione di riprendere presto tempo permettendo, merita davvero è un’avventura affascinante…è bello mettersi in gioco ti permette di misurarti, valorizzarti, scoprirti…
      Buona giornata caro Niphus.
      Giusy

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