Mia madre cantava spesso questa canzone…io l’ascoltavo, mentre ragazzina mi specchiavo, indossando i suoi abiti più belli, ne aveva due otre meravigliosi..pieni di paillettes, tutti luccicanti, scrutavo le mie forme acerbe e arrossivo vedendomi quasi donna…lei orgogliosa sorrideva, tirandomi su i capelli..era triste, triste davvero in quel periodo, ma cantava..cantava sempre,diceva : l’uccello in gabbia canta per amore o per rabbia, gioia mia!
Tu mamma cantavi al vento, quello che ti portava mille dispiaceri facendoti sospirare d’amore e sdegno, cantavi esorcizzando la paura, la delusione, tenendo a bada la spietata consapevolezza per ogni tuo sogno infranto.
Oggi come te, ascolto questa musica, e mi pare di vederti, con gli occhi annacquati e il sorriso smorzato da una terribile amarezza mi pare di sentirti..”affida una lacrima al Vento….e fa che la porti da lei…” io vorrei ti giungesse…così che io possa sentire ancora il tuo amore come pioggia d’argento..a bagnare questo viso così tanto stanco..affido una lacrima al vento e ti copro di baci…non è un miraggio..io ti sento, prendermi in giro per le mie piccole curve, i capelli arruffati e i miei sbuffi di pensieri che non trovano pace…!