C’è qualcosa di poetico stasera: silenzio e quiete che zittiscono la mente del cuore, perchè io no ho alcuna ragione, per quanto mi sforzi di trovarne almeno una…ovunque vado attraversando questa notte tu vieni con me, ovunque io sono tu sei, ovunque cado che sia buio o bagliore mi prende la luna ..notte il posto segreto dove si incontrano gli amori danzando senza paura… senza alcun bisogno di parlare! La notte ha una bocca tutta sua…lì si posano gli occhi aspettando domani…
Toccami. Entrami dentro piano, ma cambia strada. Non voglio vederti arrivare per quella che hanno preso tutti. Sforzati di trovare un percorso alternativo, posso assicurarti che ti affaccerai su un panorama meraviglioso. Non so se ti piacerà, se lo troverai noioso. Non so se vorresti tornare ad osservare proiezioni ortogonali di corpi e sudore. Ma, non è a quelli che sono interessata io. Voglio sentire. Ascoltare, assecondare. E poco m’importa che tutto questo non sia convenzionale. Poco m’importa non rispettar la parte, sconvolgere il copione, riscrivere sceneggiature che funzionano da secoli. Non mi serve nessuna verità. Vieni da me vestito solo del tuo nome. Appendi la tua storia insieme ai tuoi abiti appena fuori da me. Vivimi. Senza remore. Senza limiti. Per tutto il tempo che potrà durare questo nostro “vorrei”..
Non siamo di certo in primavera quando è risaputo avviene il risveglio in natura e in noi persino degli ormoni che ci agitano di passione, ma siamo in autunno, uggioso, scuro e in questi giorni anche carico di pioggia…eppure forse perchè il tempo fuori invita al calore di un fuoco acceso e il rosso delle braci mi ricorda il sangue che bolle nelle vene o forse per via di questa strana febbre che ho addosso, oggi riflettevo sulla passione..su quella che fa impazzire un po’ la testa improvvisamente e ti fa fare e dire cose strane..e parlo di tutti quei pensieri che mai credevi di poter avere o che semplicemente tenevi lì accantonati pronti a scattare alla minima occasione..parlo dell’attrazione fatale che può nascere fra due persone, quella pazza idea di assecondare un desiderio che prima si muove timido timido e poi di colpo prende coraggio e ti invade fino al midollo.
Ma in fondo cos’è poi la passione tra un uomo e una donna una sorta di magia, che ha un potere di incanto su due corpi e sguardi, bocche che si cercano, lingue che assaporano, esplorano, si assaggiano e si gustano… come quando, nella semioscurità della stanza, si giace prede di un sonno leggero ti svegli indugiando con lo sguardo su altri occhi e non smetti di guardarli di accarezzare percorrendo i lineamenti del volto fino a quando ben presto le mani sostituiscono gli occhi e si muovono sulla linea del tuo collo, del petto e del ventre, passando per le tue braccia che assecondano il percorso galeotto delle mie dita. Dita intraprendenti, audaci, che senza alcuna vergogna o remora si lasciano guidare dalla maestra più irrefrenabile, sfrenata, dispotica: l’istinto. Ma ad ogni sfioramento, ad ogni sollazzo e ad ogni sospiro strappato, si perpetua con discrezione la consapevolezza che l’stinto non è il motore di quella passione, bensì un semplice elemento costitutivo, una conseguenza. Una conseguenza inevitabile e la tua bocca si schiude in un timido sorriso, i tuoi occhi luccicanti fissi su di me, le tue mani che non mi abbandonano mai, pur con il minimo contatto e i nostri odori che si mischiano, si intrecciano e ci avvolgono fino al mattino successivo, come un delicato mantello invisibile, un discreto promemoria.
La danza sfrenata che si districa tra i nostri sospiri, i nostri sessi, nel sancire l’inizio di ciò che vorrei avesse fine lontana, impregna le nostre menti anche negli attimi successivi. Attimi in cui il mio respiro ansimante cessa di dipendere da me, fluisce sotto spinta involontaria, in sintonia con gli spasmi residui che mi scuotono si mescolano ai tuoi dopo essere stata attraversata in ogni anfratto, penetrata.
Penso spesso che la passione sia un eccitante tormento e sono certa che non possa esistere amore senza tormento, senza quella meravigliosa sofferenza che scaturisce dal bisogno impellente dell altro e dall’ incompletezza che deriva dalla sua distanza dalla vulnerabilità che ci investe quando siamo occhi negli occhi eppure ci sentiamo così vivi e capaci di abbattere qualsiasi cosa.
La passione rende vivi è questo il punto..di quella vita che si attizza,brucia ed esplode riposando in un solo respiro….appagati fino alla prossima voglia!
Sono un vecchio mai vissuto. Sono un reticolo di relazioni, ero un filtro d'informazioni. Scrutavo la vita con gli occhi, ora mi guardo in profondità. Cerco l'essenziale e non mi perdo nella superficialità. Questo sono io, questa è la mia storia. Per chi mi volesse sorprendere, si ricordi di fare attenzione alle particolarità. Gli uomini non sono accettati, i pensieri veri sono ben ritrovati. Buona lettura e buon divertimento, abbandonate la testa da un'altra parte, lasciatevi cullare dal vento.