
Sento cuori che sciamano, fuori dalle loro sedi abituali, come note fuggite dal pentagramma e tutti volano velocemente e con impazienza verso il luogo dove credono di trovare riparo.
Li percepisco, alcuni lo gridano, altri lo sussurrano, altri ancora lo sospirano quel denominatore comune, quel maledetto posto che si chiama Assenza.
Vorrei abbracciarli tutti, dargli un pezzo del mio, di cuore, non che sia sano o saldo, forse è talmente scassato e rappezzato e pieno di cicatrici da fare pena, ma batte ancora forte e sa “sentire”, soprattutto in certi giorni , come questo, quando senza una ragione il cielo ti cade addosso..
Vi do un po’ del mio mare, come faccio spesso, a me racconta sempre una carezza, magari guardandolo sarà così anche per chi, inseguendo il proprio di cuore, passasse di qui.