Stasera ho scelto per me musica carezzevole…morbida, la mia anima in questi ultimi giorni si è voluta stordire di ritmo e parole nel tentativo di colmare il frastuono che spesso accompagna la solitudine, quel sentirsi soli in quella terribile contraddizione che può esistere quando hai troppe cose da voler dire e sei invece costretta dalle circostanze e dalle barriere delle riserve che impongono certe inutili conversazioni che sembrano toccare tutto quello che ti circonda ma mai il tuo io profondo, il blu..che è molto più di un colore per me, è il mio modo di essere ed esistere, ed allora ti ritrovi a reprimere, scegli apposta di tacere.
E’ anche questo un modo di essere e sentirsi soli..non riuscire a trovare qualcuno da cui ti senti davvero ascoltata, per la maggior parte delle volte e tranne qualche rara eccezione io mi sento sondata, scrutata, criticata, travisata..e attaccata e finisco con il ritrovarmi nel bel mezzo di una guerra dichiarata ed allora di conseguenza combatto, lotto..fino allo stremo delle mie forze e mi vedo catapultata in assurde lotte di potere che non ho scelto di fare per poi chiudermi nel silenzio.
Tutto questo ovviamente al costo di sofferenza..ed allora mi confondo e vedo lo spettro del mio abisso più scuro,vedo immagini di me che faccio fatica a riconoscere. Faccio tesoro di questo per orientare il mio di approccio verso gli altri nella direzione giusta.
Fortunatamente ho fatto durante il corso della mia esistenza poche ma sostanziali esperienze che sono tutto l’esatto contrario…incontri in cui una corretta comunicazione è stata determinante per stabilire legami profondi, quasi sublimi tanto forti di autenticità e rispetto da farmi sentire compresa, capita e persino amata..estasi e bellezza nella presa di coscienza che sì siamo soli ma ogni solitudine può essere accarezzata e abbracciata da altri cuori, e non importa se per un momento o per sempre..perchè di questo contatto rimane traccia, una firma indelebile sui nostri giorni.
Ho le mie estasi e i miei abissi..come chiunque a questo mondo, ma è buio, sera, quasi notte è il mio desiderio adesso è quello di essere riconoscente ad entrambe queste facce della stessa medaglie, perchè comunque ho imparato e sono cresciuta con il loro contributo e continuerò a scoprire, amare, vedere, rendermi conto d’ora in avanti della bellezza della vita anche per merito loro.
Mi piacciono le storie..tutte quelle raccontate nella penombra di una stanza con le nostre gambe attorcigliate e le dita delle mani incrociate, parole ascoltate con il tepore del tuo respiro sul collo e i miei capelli sul tuo petto..mi piacciono le storie, quelle dalla trama improbabile e il percorso alternativo che si affacciano su panorami di straordinaria meraviglia: Mi piacciono le storie, mi piace sentire, ascoltare mentre tutto il rumore del mondo è ovattato dai nostri respiri e qualche tiepida morbida risata…poco m’importa non rispettar la parte, sconvolgere il copione, riscrivere sceneggiature che funzionano da secoli. Ho voglia di sporcarmi di paradiso e di capovolgere l’inferno. Ho voglia di stupore, gioia che pulsa negli occhi e lascia le labbra socchiuse..in attesa; Amo le storie..favole che iniziano sempre con c’era una volta in tono quasi sommesso per poi incedere con portento infilandosi sempre più nel cuore delle fantasie più ardite, inarcando la voce al ritmo del passo che fanno certe parole quando si insinuano tra mille verità taciute..iniziano così e finiscono con sempre ci sarà; Amo le storie..tutte, quelle che raccontano della notte che scende, il silenzio che avvolge, il respiro di calma che stordisce e la certezza che tutto può accadere; Mi piacciano le storie..danze di immaginaria luce che si apre, si accende e si espande sulla miseria di giorni senza storia..dove tutto è possibile, dove ogni cosa può succedere..amabile increspature di un tempo senza più movimento, occhi sognanti a sfidare il vuoto degli sguardi..poesia del silenzio tra pensieri ormai troppo vecchi e stanchi, amo queste storie..impossibili..troppo belle per essere vere e scoprire poi che tu li avevi tutte dentro e non hai mai osato raccontare.. tu, prova ancora…raccontami una bella storia, stringimi forte dimentica il calore della mia pelle per un momento…scrivimi addosso una favola blu strepitosa e bellissima degna di noi, all’altezza del nostro cuore bambino… sussurrami dolce, dolcissimo tutti i nomi che trovi per noi, tenero come una carezza che si insinua tra fiato e respiro colorando di sorrisi un giorno che vuole soltanto gioire. G.M
“Dormi bambino dormi
il giorno se ne va
il vento tra gli alberi
parla mille lingue
Se hai il cuore ferito
non mi chiedo perché
se la notte è lunga
c’è la mia ninnananna
c’è la mia ninnananna
Il topo mangiò la briciola
e il gatto mangiò la crosta
ora che sono innamorati
parlano mille lingue
Se hai il cuore ferito
non mi chiedo perché
se la notte è lunga
c’è la mia ninnananna
c’è la mia ninnananna
Dormi bambino dormi
fra un po’ sarà mattina
il vento tra gli alberi
che parlano mille lingue
Se hai il cuore ferito
non mi chiedo perché
se la notte è lunga
c’è la mia ninnananna
c’è la mia ninnananna”.
(Note e traduzione a cura di Marie Jolie)
Nota: Quella del “parlare le lingue” è un’immagine biblica, degli Apostoli che ricevettero questo dono il giorno di Pentecoste, con la discesa dello Spirito Santo, perché, mandati a diffondere il Messaggio in terre straniere, per dono divino venissero capiti da tutti. O almeno questa è l’interpretazione convenzionale.
La mia idea sul Gatto e il Topo. Sono sempre stati nemici mortali. Amarsi l’un l’altro è semplicemente impossibile secondo la logica della natura. Detto questo, la chiave di lettura può essere nella briciola e nella crosta. Pensate al pane (o Pane). Il mangiare il pane (pane di vita) l’amore risultava come trasformato in un’altra possibilità che non esiste in natura a questo mondo. Parlare le lingue diventa un nuovo (o vecchio) linguaggio anch’esso non naturale (o comprensibile dai linguaggi comuni) ma in verità un linguaggio che appartiene ad un altro mondo (come per il linguaggio celeste, non capibile dai linguaggi di questo mondo)”.
(di Rus, My thoughts on the Cat and Mouse, LeonardCohenForum.com, traduzione a cura di Marie Jolie)
Se potessi raccontarti di tutto ciò che vedo disegnerei la scia che segue sempre il mare quando ti trascina e passa se potessi fermare il cuore quando sale dalle budella al cuore sputerei carezze senza spine e giorni colmi di fiori colti e salvati da prati desolati sciolti dalle mani del vento quando non ti abbraccia se potessi! Se solo io potessi vorrei sostare tra tutte le sillabe incerte che dondolano senza sapere se cadere o andare dargli la spinta adatta la giusta forza arrampicarmi sopra i tronchi che scorrono nel fiume della vita ballarci sopra e non sentire il peso dei miei piedi ruvidi levigati per i passi sulle rocce… se io potessi! farei Poesia di ogni fiato assomigliando in qualche cosa ad una goccia d’acqua che scivola, si posa cade lenta e bagna gli occhi per schiarire il cielo quando non mi vede.
Ci si può mettere in viaggio per raggiungere un luogo ma anche per l’amore di viaggiare.
Così, ci sono i viaggiatori notturni, del deserto, dei ghiacci, dei cieli, delle cavità oscure, delle montagne, dei vulcani, delle profondità dei mari, della superficie delle acque, dello spazio. Ma la notte, il deserto, i ghiacci, il cielo, le cavità oscure, le montagne, i vulcani, le profondità dei mari, le superfici delle acque, lo spazio sono la magnifica scusa per viaggiare; poiché in tutti questi mondi scelti come scusa, i viaggiatori non cercano ed esplorano il mondo, ma l ’intimità del loro essere, per coglierne l’ essenza e la pienezza, ed essere raggiunti da una risposta che li salvi dal silenzio che fa eco al finito irraggiungibile che si apre davanti a loro. Fosse anche per un solo istante durante tutto l’intero viaggio.
Allora, se incrociate un viaggiatore non chiedetegli né dove va né se è stanco; domandatevi se volete o avete una magnifica scusa per viaggiare anche voi…
Mi accorgo di essere diventata esigente, selettiva nei rapporti con le persone, sono generosa accolgo tutto, ma mi lascio invadere profondamente solo da chi riesce ad affascinarmi, stupirmi.. attrarmi, ho pagato troppo per sentimenti diretti verso persone che non lo meritavano..che hanno giocato con il mio cuore..usato e gettato via come niente fosse ed ora forse mi difendo soltanto, ma di una cosa sono certa :
Non sono il potere e la ricchezza ad affascinarmi, catturarmi, ma la classe e la cultura, .un cervello fine mi eccita molto di più della posizione sociale,l’eleganza nel vestire e nei gesti mi ipnotizza molto più di una macchina potente e di un rolex ostentato, una conversazione brillante può essere più afrodisiaca di un piatto di ostriche. Prova a stupire il mio cervello se riesci, Spogliati di ogni sovrastruttura e resta nudo per me usa la voce, usa la mente annusami respirami.
Credevi fosse facile?
Sono strane a volte le donne,prova a parlarmi di qualche cosa che non so, prova a farmi ridere…
Oggi è uno dei miei giorni, di quei giorni dove il fiato inciampa nel cuore colmo di zolle migrano i miei passi continuamente rivoltati spinti verso una scia di polline sulla superfice di uno stagno oggi il mio sangue è tempo è suono di campane intermittenti è l’ansimo di foglie che stentano a cadere è una scatola vuota di rumori è arrancare in una tenda gonfiata dal vento su una finestra aperta ad ogni spiraglio oggi sono una briciola sul davanzale tutto è terra che si muove ed io rimango ferma con i miei occhi impastati d’olio e tra i denti il gelo della foresta alle mie spalle ogni apice in me si increspa mentre l’aria torce le vene oggi il mio nome ha un’odore selvatico pungente di nerofumo e melassa e geme di struggente dolcezza oggi è proprio uno dei miei giorni, di quei giorni di ore che passano temporale che diventa tempesta e spilli di pioggia fissano il mare come una lettera d’amore rubata dal vento e mai letta.
Sono un vecchio mai vissuto. Sono un reticolo di relazioni, ero un filtro d'informazioni. Scrutavo la vita con gli occhi, ora mi guardo in profondità. Cerco l'essenziale e non mi perdo nella superficialità. Questo sono io, questa è la mia storia. Per chi mi volesse sorprendere, si ricordi di fare attenzione alle particolarità. Gli uomini non sono accettati, i pensieri veri sono ben ritrovati. Buona lettura e buon divertimento, abbandonate la testa da un'altra parte, lasciatevi cullare dal vento.