“Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita. Se lei si lascia scappare questa occasione con il tempo sarà il suo cuore che diventerà secco e fragile come il mio scheletro.
Perciò si lanci, accidenti a lei!”
“Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita. Se lei si lascia scappare questa occasione con il tempo sarà il suo cuore che diventerà secco e fragile come il mio scheletro.
Perciò si lanci, accidenti a lei!”
Un proverbio Tuareg recita:
Dio ha fatto una terra con l’acqua perché gli uomini potessero vivere, e una terra priva d’acqua perché gli uomini potessero aver sete, e il deserto, terra con acqua e terra priva d’acqua, perché potessero trovare la loro anima.
Il deserto è caratterizzato dalla “continua tensione fra opposte polarità, molto caldo e molto freddo, sterilità e fecondità, oasi ricche d’acqua e sabbia e pietre aride. Questo precario equilibrio tra estremi opposti rende l’esperienza del deserto “affascinante e minacciosa allo stesso tempo”, ma ogni volta che lo si attraversa, che si combatte con queste “forze” ogni volta che siamo costretti a misurarci con qualche “limite” non abbiamo che due possibilità: soccombere o resistere, in ogni caso l’attraversamento ci metterà davanti alla nostra anima e la sua visione è sempre straordinaria, svela ciò che veramente siamo sotto lo sguardo dell’Amore e della compassione il mistero infinito e la grandezza della libertà fatta di tutti quei piccoli, stanchi, affannati , sofferti e guadagnati passi verso la Speranza! Benedico i miei tanti deserti… i segni di ogni caduta li tratto come diademi , al buio brillano di bellissima luce e mi rammendano chi sono.. ricordo l’arsura e le oasi di acqua e refrigerio, ma più di ogni altra cosa la vastità del silenzio capace di tramortire ogni dolore e ogni rabbia..la solitudine “piena” di una Presenza invisibile capace di colmare più di ogni altra cosa al mondo….ma soprattutto so, di non aver paura, mai più!
Giusy Montalbano
Ho stretto i denti anch’io
tra sabbie mobili e schiaffi di vento
ho vibrato fredda
immersa
tentando invano di accendere una fiamma
intrecciando piume ad ogni fiato
Ho varcato tutte le soglie dei miei pensieri
cercando sole a aria…
e ricomposto curve per scivolare indenne
da ogni solitudine
conosco occhi, mani e strade
di ogni alba spenta
so la fine
e di questo mio Mare
tutta la sua forza
che risale come Vita
soffio vitale nella miseria
pane senza più fame
suono di una promessa!
Giusy Montalbano
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∃x(φ)
Il varco é qui?
Sono un vecchio mai vissuto. Sono un reticolo di relazioni, ero un filtro d'informazioni. Scrutavo la vita con gli occhi, ora mi guardo in profondità. Cerco l'essenziale e non mi perdo nella superficialità. Questo sono io, questa è la mia storia. Per chi mi volesse sorprendere, si ricordi di fare attenzione alle particolarità. Gli uomini non sono accettati, i pensieri veri sono ben ritrovati. Buona lettura e buon divertimento, abbandonate la testa da un'altra parte, lasciatevi cullare dal vento.
Sempreadelantando
di Rosanna Russo.
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