Ho una strada che si apre
Quando non conosco cammino
Un’immagine nitida
Cesellata da singoli pezzi
La tessera di un mosaico
Che si incastra perfetta
E ricompone i miei sguardi offuscati
Ho braccia
Mani, muscoli che battono
A ritmo dei miei passi
Orizzonte senza fine
Oltre le montagne invalicabili e desolate
Profili di case tutte bianche
e molliche di lucciole
Danzanti per la via
Mandorli in fiore
Campi di grano baciati dal Sole
Odore di Zagara
Che il Mare esala
Ad ogni respiro
Ho luoghi che non sono posti
Di questo mondo
La seconda linea parallela
Vicina e accanto
Il binario di un inizio senza fine
Ho i miei luoghi
Le mie sonorità
I miei profumi
Tu mi vedi smarrita e immobile
Temi se mi faccio piccola
Fino a sparire
Tu leggi le mie derive
Ma nascosta io sto nei miei spazi
non sai
Che questa mia amabile solitudine
È il verso che mi dispone
Al vivere
l’unico che il mio cuore
Conosce.
Giusy Montalbano