Siamo così: un nodo intricato di frammenti di emozioni e ragionevolezza che ci pulsa nella pancia e si spande nel petto a prosciugarci di lacrime e sorrisi, in certi giorni cantiamo al mattino come nubi stonate in un cielo terso, dissonanti come lo scricchiolio di un pensiero che cerca il suo posto nell’arco di un tempo infinito intriso di ogni nostra stagione;
Siamo così:operose e stanche, sporche bellissime di fatica, e vestite da strati le mille forme di rassegnazione che insegna che non sempre dipende da noi quello che non si può cambiare;
Siamo così: refrigerio e fonte, tratti di terra che sfiorano migliaia di ovunque, attimi fragranti di pleniluni e di colore, fiumi di espressioni modulati da ritmi esclusivi che definiscono nuovi concetti, fluenti come rivelazioni che scandagliavano i recessi stagnanti del vissuto;
Siamo così: spettinate e con gli occhi accerchiati dai pugni della notte e meravigliosamente agghindate a seconda di un’occorrenza sovrana, ardenti come la sabbia sotto i piedi nudi nella canicola di un mezzogiorno d’estate;
Siamo così; onde che si rifiutano di frangersi sulla battigia e tornano al largo a far da monito alla spietatezza delle correnti chiedendo indulgenza per il sacrilegio di aver avversato la sorte che le avrebbe volute ad assorbire la terra:
Siamo così: dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate…incastrate in un mistero di cui ci sfuggono i risvolti mentre il mondo spavaldo ci esplode intorno in tutto il suo sfrontato incanto. poesia del mare che le labbra consegnano alle orecchie discrete di un cielo lontano.