Io non avrò mai dimora
tra le cose che vivono
perché tu le guardi,
ma nessun uomo ti ha sognata tanto.
Perciò voglio scordare d’ottobre
le sediziose ore che ferita
hanno l’estate nella lacera
prosperità dei fichi
per fare gravidi i loti
dell’andare dolce del tempo.
Restiamo nell’ora,
perenne,
io alla mia
agonia senza fondo
tu alle tue stanze
vaste l’immensità
d’un altro mondo.
(Pietro Menditto)
In memoria di Pietro, Poeta, uomo e amico eccezionale che ho avuto il grandissimo privilegio di conoscere,…sono sicura che il nostro incontro non è stato casuale, sei stato un dono che non cesserò mai di apprezzare, indelebili nel mio cuore le tue parole che come carezze hanno saputo arrivare in ogni mio luogo lontano.
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