Canto del Mare
Ho attraversato e viaggiato per Mare lungo un tempo infinito, ho visto luoghi dove la tenerezza del Vento si è mescolata tra i capelli come una carezza a disciogliere nodi dove l’arroganza aveva trovato il suo nido per covare una feroce tristezza;
Ho visto posti, luoghi dove l’Aurora sorge come fosse il primo Sole della Vita, magnifica Luce che chiude gli occhi all’oscurità più spietata dove non ci sono muri e nemmeno pareti da tastare per trovare una strada che ti porti altrove;
Ho visto luoghi dove la consolazione è più di un abbraccio a contenerti tutta, mentre ogni pezzo di te smembrato dal dolore scivola senza più tornare, il conforto è una lingua di fuoco che accende per sempre il calore di un Bene che conosce il mio nome, mai lo dimentica, mai lo abbandona;
Ho visto luoghi dove il Mare si espande, sprofonda nel deserto della mia solitudine e diventa musica che suona la mia Vita con ogni suo tono e diventa l’onda perfetta dove si culla la mia anima nel canone perpetuo che canta di sola Bellezza.
Ho visto luoghi che non so descrivere, non so raccontare…ma se viaggi per Mare prima o poi sono certa certa potrai vedere, attraversare..sentire e sostare.
Silenzio D’Amuri
SILENZIO D’AMURI
T’amai di quannu stavi dintra la naca,
T’addivai ducizza a muddichi a muddichi,
Silenziu d’amuri ca camini ‘ntra li vini,
Nun è pussibili staccarimi di tia.
Nun chianciti no, albiri d’alivi,
Amuri e beni vengunu di luntanu,
Dilizia amata mia, sciatu di l’arma mia,
Dammi lu cori ca ti dugnu la vita.
Vacanti senza culura tengu lu senzu ,
Quanno ‘na mamma si scorda a so figghiu,
Tannu mi scordu d’amari a tia,
Ti vogghu bbene picciridda mia.
Vulati acidduzzi iti ni ll’amata,
Cantantici mentri nc’è morte e vita,
Comu tuttu lu munnu esti la campagna,
Tu sì a Riggina e ju Re di Spagna.
TRADUZIONE
T’amai da quando stavi nella culla
Ti donai dolcezza mollica a mollica,
Silenzio d’amore che camini nelle vene
Non è possibile staccarmi da te.
Non piangete alberi di olive
L’amore e l’affetto vengono da lontano.
Delizia amata mia, fiato della mia anima
Dammi il tuo cuore che ti dò la vita.
Vacuo e senza colore sarebbe il sentimento
Come una madre che dimentichi il proprio figlio
Solo allora potrebbe finire il mio amore per te
Ti voglio bene, piccola mia.
Volate rondini, e andate dalla mia amata
E cantatele mentre c’è morte e vita
Come tutto il mondo è la campagna
Tu sei la regina ed io il re di Spagna
…
Mi piacciono le persone che ti guardano negli occhi,
quelle che mentre tu ti fidi, entrano dentro di te senza presumere di cambiarti.
Quelle che ti fanno sentire importante con il gesto di raccoglierti una ciocca di capelli
con la delicatezza del loro respiro
ed in quell’atto corroborano la certezza del loro esserti accanto.
Mi piacciono le parole posate senza fretta,
in prossimità delle fiducie che prendono strade sempre diverse,
ma che se ti si attaccano alle labbra, diventano il motivo di una musica
che non ti aspettavi di sentire.
Mi piacciono le bocche modulate dai ritmi del silenzio, nei momenti in cui parlano le
sintonie degli sguardi e le fragranze degli attimi che dilapidano vite intere
in manciate di secondi.
Mi piacciono le persone capaci di restarti sottopelle,
con il loro dono di mosaici differenti che portano incastri nella tua carne,
donandoti l’eccellenza della completezza senza invadere il tuo mondo.
Mi piacciono le persone che ti ascoltano sul serio,
tenendo tra le dita il filo delle tue parole fino alla fine e che mentre prestano
orecchio alla tua voce, ti tengono stretta al loro cuore sapendo che
non c’è un altro luogo in cui vorresti stare.
(Magneticamente)
Come una rosa
Ti ho dato il mio cuore rovesciato nel tempo
come una pugno di sabbia che scivola sulla memoria
la mia Speranza che cresce come edera
finchè non la mutilano nella sua fedeltà
Ti ho dato ogni pietra consunta dai miei passi
il luogo che ti attende
quando non sai più dove andare
Hai visto :
nei miei occhi
il vetro su cui arde la fronte a guardare il vuoto
e il racconto di un viaggio libero e infinito che parla da solo.
Sulle labbra
il digiuno delle bacche che aspettano di maturare nella brina
e le parole , lettere aperte sigillate dal silenzio
frasi interrotte su cui non serve tornare
Sulla pelle
Il fremito delle stanze attraversate
e le fragranze degli attimi che ti restano addosso per sempre
Ora voglio inventare per te un bacio
che si schiuda nel tuo cuore come una rosa.
Potrei riconoscerti Ovunque
Una nuova pubblicità ideata per sponsorizzare un noto brand di gioiellerie celebra il potente legame tra le madri e i loro bambini.
Intitolato “La Connessione Unica”, lo spot mostra i risultati di un esperimento a cui sono state sottoposte sei madri e i loro piccoli. Le mamme stanno in piedi in fila mentre i bambini, uno dopo l’altro, vengono bendati e gli viene chiesto di riconoscere la propria. Passandole in rassegna, i bimbi momentaneamente senza vista abbracciano e passano un momento insieme ad ogni donna fino a riuscire ad identificare con successo la propria genitrice.
Lo spot si chiude poi mostrando la frase “Ogni donna è unica”.
Mi ha commosso questo video…perchè potrei adattarlo a tutta quella Bellezza che potrei riconoscere Ovunque, ad ogni chiusi..fiutando con il cuore!