Con la mia chioma indomita
di capelli increspati in mille pensieri
e gli occhi che sciolgono fila scomposte
di assenze che non rispondono a nome
e mani con dita : dieci
come grani di rosari
che pronunciano,implorano,scivolano..cadono, e mescolano
sabbia
clessidra appannata in un tempo che
non so più contare
io soltanto aspetto domani
trascinata,incrostata, impastata
da farina di un sacco stracciato
dal vento che incurva la retta dei sogni
gobbe poggiate tra le vertebre
questo è il peso del silenzio
quando l’anima leggera
canta l’attesa
sorridendo una gioia sconosciuta
io aspetto domani…
e non hai saputo che t’amo
e non mi hai più detto ti amo
geme sulle labbra
una piccola goccia di sete troppo a lungo
bevuta.
Molto bella, forse un po’ lunga, però avevi tanto da dire. Brava Giusy.
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Eh..si Marco le mie “poesie” ( se così si possono chiamare) lunghissime..metri e metri di parole che scorrono..interminabile sentiero questo mio cuore!..si posa ovunque,va dove vuole..corre e galoppa come un un cavallo selvaggio..(il dono della sintesi!… ma sai finchè parlo c’è speranza quando taccio c’è da preoccuparsi..vuol dire che “macino”…dolore)una buona serata, caro e un abbraccio.
Giusy
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Giusy, ognuno esprime quello che ha dentro, le tue poesie a volte sono impetuose, sprigionano energia, ma è sempre un bene tirare fuori quello che si ha dentro (rimuginare dentro di sè serve a poco). Buona serata anche a te, cara amica. Un abbraccio.
Marco.
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