“Davanti una croce di dolori da annientare, dolori che sapevano di paura e l’unico modo di vincerli è stato sparare..ma chiudendo un occhio, bendandolo per prendere meglio la mira.. eh sì! perchè certe cose le puoi guardare solo così..meglio piangere con uno solo che con tutte e due..lei vedeva troppe cose e questo le aveva arrecato un sacco di guai alla vista..glie l’avevano annebbiata, oscurata in certi momenti, cose così poco distanti dal petto e dalla testa da scoperchiarle il cranio di indolenza, tristezza e disperazione, così vicino da calpestarle per sempre l’anima fino a farla ammutolire, niente ci aveva la ‘Nica, niente di niente, solo gli occhi per vederli e na’ lupara trovata nel fienile di tuo nonno.. scarica..ed allora ci pensò su, ci pensò tutta una notte e le venne in mente che forse l’unica cosa che aveva era un fiume di parole..tutte appallottolate e nascoste nelle tasche, parole come proiettili che potevano essere sparate solo e soltanto verso quel marciume di pensieri davanti..caricò la lupara, prese la mira e Bang! Bang! Bang! una due tre volte…fino a annientare per sempre quel paesaggio sconsolato di croce e abbandono..sapessi quante ne ha ammazzati a ‘Nica ..! Certe volte la vita ci leva tutto..ci toglie pure l’aria per respirare, e si piazza davanti con la sua strada infinita di dolore, un labirinto che ti fa perdere senza alcuna speranza, ma una cosa che ti rimane sempre ed è la mente, il cuore e la volontà su quello nessuno può comandare..ed è per questa ragione che le parole, il coraggio e la forza diventano proiettili da sparare contro tutto ciò che ci vuole morti..e per morte e morte meglio la tua che la mia! dicevano gli antichi”
Nonna Calì
Bellissima !
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Grazie…e buona serata..un sorriso
Giusy
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