(…) da te: profumo di bordelli orientali, dentro il crepuscolo grigio, indifferente alla pioggia, come noi…
il mare: tormentato dal frangersi delle onde, mentre la salsedine prende corpo, quasi schiaffeggiandoci
la tua pelle, tesa come gli accordi un tamburo lontano, odore di tabacco sulle tue dita che mi disegnano antichi riti sul volto, chiudo gli occhi, ti annuso e mi riconosco, sento di avere sembianze dentro il tuo respiro caldo
essenze, fragori, dentro e fuori di noi,l’immensità del mare, la sconfinata terra al limite delle tue braccia, che mi tengono..
ancora dentro e fuori: il tempo mai bastevole, il non voler tornare,
il tuo sguardo che mi dice:domani…
(A.I.)