Adesso che

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Adesso che non danzo più nella tua mente

e sono musica  senza più melodia

che freme  e suona senza toccarti

ora che la mie parole

sono  altri versi,

altra Poesia che ti accarezza

che può sentirti amare

ora che  acqua inonda le mie vene

senza più il tuo sangue

che si gonfia

ora che defluisci e scorri scivolando 

più a fondo della memoria che vuole essere oblio

adesso che

ti bacio gli occhi 

come risacca che si assopisce lenta

aspettando il sonno

e sono soltanto un soffio 

portato nei tuoi giorni dalla lingua del mare

e come brezza canto la mia tenera pelle

soltanto l’orizzonte piange il cielo

il vento grida, taglia brividi

e la schiena si inarca liberando 

l’ ultimo fremito come fosse  bacio

mentre lo sguardo si restringe per lasciarti andare

io penso a lei  adesso tua bellezza e  prego cura

 piove, è  inverno freddo e tu  sei la mia Saudade!

G.M

Stralci di lettere

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Mia cara, adesso mi piace chiamarti così, ora che pronunciare il tuo nome mi gela sempre i piedi e tutte le parole d’amore che conosco cadono mute e si tramutano in tonfi che bucano il petto;
mia cara, perchè sei stata più sacra di ogni voce che non ti ha mai sentito cantare di gioia, più vera del tempo che chiude il cerchio soltanto alla fine di tutto;
cara, come tutte le cose nascoste sotto la pelle, quelle che formicalono e prudono tra le mani quando non si spendono abbastanza carezze per addolcire il dolore…e ancora una volta ti scrivo:
pagine intere, fogli e barchette di carta che navigano su ripide pareti e si aggrappano al cielo, ti penso come la mia finestra su mare e un’ isola senza tempo, e ancora una volta ricomincio a lottare, a sorridere, riprendo in mano questa fame, posso sentirmi: sono il fruscìo nel canneto, vento di scirocco, sabbia bianca, sottile, impalpabile…acqua che scivola lenta e piange distanze… sono questa solitudine mai sola.

Tua figlia

G.M

Fiato di Mare

Fiato di Mare
io resto senza rumore
ed ho parole che si assopiscono cullandosi
nel caos delle mie voci nomadi in cerca di una sponda
dove vibrare
Se tu respiri
è sempre dolce
è sempre Amore
quello che sento e non so cantare
io sono primula nell’altalena di ogni tuo sospiro
e cresco  e gioco
piccola e tenera nella foschia
dei pensieri che non trovano pace
tremante , incredula
palpito di bellezza
Se tu mio Mare rispondi
le mie lacrime sono gocce di filigrana
arabeschi di luce e colore
che tingono la terra
nel mio deserto
dove muoio
per rinascere
in questo battito che parla di te.
Fiato di Mare
sono bocca che ti bacia
mentre tu mi accarezzi dentro.

G.M

@Video gentilmente concesso da Palermo/eufemiaframmenti

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Un deserto è un luogo in la vita é molto condensata. Le radici di ciò che vive sono aggrappato all’ultima lacrima d’acqua, e il fiore tesaurizza l’umidore apparendo soltanto presto la mattina e nel tardo pomeriggio. La vita nel deserto è piccola ma brillante, e quanto accade si svolge per lo più nel sottosuolo. Come la vita di molte donne.