E sono qui a pensarti da un altro posto, da lontano da un altro mare…potresti chiamarlo Speranza che è poi un altro modo di credere, da qui ti parlo e ti racconto di me di quel sono adesso dopo tutta la vita che mi ha scaraventato a pioggia colpi e illusioni ferendomi a sangue senza uccidere mai la voglia di provarci ancora.
Ti parlo da qui e so che mi sentirai ed ogni volta è avvicinarti , stringerti forte, ho navigato tanto ed ho sognato distese radiose e riva, ho pensato ai girasoli che si cullano al sole e albe distese al primo vento del mattino ed ho immaginato ruscelli e acqua sorgiva per dissetarmi dopo ogni arsura e musica come amaca dopo poggiare il silenzio,di ogni luogo di quiete io serbo la bellezza che ti grido addosso, così come mi viene così come posso.
Da questo mare io porto salsedine e delusioni, ed ogni graffio dei relitti che mi sono cascati addosso, ma serbo pure la tristezza e il dolore che ho fatto sprofondare negli abissi della paura ed che ho rivisto in altri occhi.. quel timore che blocca il respiro e so che è vero che si cambia, che si può nel tempo e nell’indifferenza di chi ci sta accanto ma alzando lo sguardo ho riconosciuto ogni cosa che ho perso e di tutti i desideri calpestati sono rimasti i mie passi e il mio coraggio.
Un altro mare dove si impara ad aspettare fermando gli occhi in un istante per poi colpire forte questa terra dolce e diffidente con la stessa determinazione che ci metto a difendere il mio passato senza rinnegare niente…benedicendo tutto il sudore pianto in lacrime e fatica.
Da questo posto io ti penso con la mia anima tagliata guarita ma rimasta spalancata sempre aperta all’aria e al chiarore di un piccolo bene sapendo che non so spiegare quello che ancora non riesco io stessa a capire, quello che non so vedere ed ogni cosa che mi cambia ma è aspettare è l’unica cosa che la vita mi ha insegnato ed è un dono che non voglio sprecare , aspettare è il segreto che vorrei insegnarti, e la pazienza del tempo che si prende ogni cosa ma ti lascia sempre un pensiero da abbracciare quando si ci si sente troppo soli, un tempo che ti spoglia di tutto per ricoprirti poi di quel mondo che curi con ardore e diventa fuoco e calore che nemmeno il vento può spegnere.
Da questo mare io ti aspetto.
G.M
Da questo mare, da questo amare, cullandoti tra spume di onde chiare.
Bravissima Giusy, emozioni e suggestioni in una scrittura piena di poesia.
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Grazie infinite…dal mio mare ti mando una buona e dolce notte.
Giusy
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Buonanotte.
Marco
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