E ci ritroviamo qui con tutto il tempo che abbiamo vissuto insieme tra mille difficoltà e tanti ostacoli superati, cresciuti sicuramente, maturati e più saggi, invecchiati negli anni ma ancora giovani per sentire la voglia di viverci come due ragazzini che si scoprono piano piano;
In fondo non può che essere così, siamo davvero ancora in primavera, noi che di stagioni ne abbiamo spese tante , non facciamo 90 anni anni insieme e metà di questi li abbiamo adoperati per crescere i nostri figli, quattro splendidi diamanti che brillano di luce propria e che oramai adulti si apprestano ad intraprendere la loro di avventura di vita , la nostra famiglia si allarga , la nostra casa è diventata un porto di mare e noi ci guardiamo increduli e ci chiediamo se non è giunto il momento di pensare anche a noi, a noi che imbarazzati sotto gli sguardi dei nostri figli ci guardiamo ancora con occhi languidi, annacquati d’emozione, frementi di desiderio;
Mi osservi e mi scruti in silenzio mentre mi muovo e mi siedo, mentre mi appresto a fare le solite cose, sorridi se mi stupisco dei tuoi sguardi ancora così innamorati, così catturati dai miei gesti di sempre, che con i tuoi occhi addosso sono sempre un’altra cosa mentre comincia lento il nostro gioco di seduzione e corteggiamento, un gioco accativante fatto di cedimenti e abbandoni, di prese e scorrimenti, di ammiccamenti e ritrosie, fino ad abbracciarci stretti per sentire la voglia di noi;
Nessuno meglio di noi può capire cosa significa Carp Diem, quel cogli l’attimo prima che sfugga, noi che di attimi ne abbiamo avuti a bizzeffe per ferirci, per infierire l’uno contro l’altro, presi dalle difficoltà pratiche e dal nostro carattere inconciliabile sotto molti aspetti, completamente uguale per molti altri, noi così “focosi”, istintivi, viscerali, folli, noi disposti a dare tutto ciò che abbiamo e che siamo fino all’ultima goccia di sangue, noi due così eslusivi nel Bene da non tollerare nient’altro che la nostra totale, completa dedizione, noi due che veniamo dallo stesso mondo, dalla nostra Terra di cui abbiamo segnato il marchio che ci distingue da tutto questo resto di mondo in cui spesso ci sentiamo estranei e ne facciamo i conti con la nostalgia; Noi che siamo partiti con il vento contrario e ce lo siamo fatto amico per non sentirci schiaffeggiare dalle sue raffiche gelate, che non ci capivamo affatto e i primi mesi della nostra convivenza ci lanciavamo piatti e tazze addosso e poi abbiamo cucinato insieme mischiando gusti e aromi per sentirci sazi e pieni, noi che ci siamo sopportati mancanze che sembravano irreparabili e abbiamo aggiustato le crepe nella coppa del nostro amore bevandoci dentro fino ad ubriacarci e stordire la rabbia che ci succhiava il sangue, noi che ci siamo promessi la vita il primo giorno che ci siamo incontrati e sembrava potesse bastare e invece abbiamo sentito la necessità di farcelo benedire questo impegno e ci siamo ritrovati a firmare davanti ad un altare facendo piangere di commozione i presenti perchè consapevoli del coraggio che ci abbiamo messo per arrivare a quel punto, a quel Sì dopo essere stati travolti dalle tempeste dei nostri immensi dinieghi che ci volevano naufraghi nel mare della nostra scelta e ancora noi che abbiamo perso nel frattempo tanto del nostra gioia, molti sorrisi e parecchie speranze, ma siamo ancora qui a cogliere questo tempo che ci vede resistere, che ci vede ancora innammorati con una grande forza in più che è la consapevolezza di ciò che siamo , con i nostri punti di forza e tutte le nostre debolezze e che siamo ancora disposti comunque a rivederci da testa a piedi e viceversa, a rivoltarci completamente per trovare il verso giusto, questo tempo in cui mi guardi e ti lasci sfuggire il desiderio di stringermi forte e di essermi roccia , ti lasci scappare quel desiderio che mai si spegne e ti giustifichi dicendo che divento molto più bella con il tempo, questo nostro attimo che ci rimette in pista pronti a danzarci la vita, il cuore, l’anima intera fino a non avere più tempo di piangerci addosso. Carp Diem! Prima che la musica cessi, prima che la tristezza di non riuscire ad essere migliori di ciò che siamo ci stritoli il cuore e ci faccia invecchiare davvero, raggelandoci le ossa, prima che qualche nuvola piova tempesta facendoci perdere nella nostra solitudine.
Carp Diem! Per ridere ancora senza più lacrime e rimpianti, in fondo se ci pensi ce lo meritiamo davvero! chi meglio di noi due può capirne il motivo?
G.M
G
un meraviglioso viaggio nell’amore, quello che si conquista ogni giorno..
grazie
A
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p.s. mi hai fatto commuovere.. mannaggia che io sono sensibile alle storie d’amore.. 🙂
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Grazie cara per tutto, per il tempo che dedichi alla lettura dei miei post, per la tua sensibilità che ti permette di sentire e commuoverti…è una storia d’amore che lotta e si protegge ogni giorno da tutto ciò che potrebbe trasformarla in una storia senza più amore, difficile, faticata e bellissima al tempo stesso, è la mia scelta di vita che come tale chiede ogni volta di essere rinnovata nella pazienza, nell’attesa e nella speranza.
Buona gionata di cuore.
Giusy
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è il coraggio dell’amore che si impara a fatica..
io che mi sono sentita sempre canna al vento non posso che credere che quello che tu dici è come balsamo sulle ferite della vita..
i figli poi sono quanto la vita ci mette a disposizione per essere migliori….
ti leggo volentieri sai…
ciao Giusy
a
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un sorriso.io leggo volentieri i tuoi commenti hai ragione i figli a noi ci hanno aiutato parecchio, abbiamo avuto la fortuna di averne quattro ed oggi ormai cresciuti comprendono benissimo gli sforzi che facciamo per continuare ad amarci e sono diventati nostri complici..tutto sommato siamo una bella famiglia! Questa è la mia forza.
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una grande forza… io ne ho soltanto uno arrivato con me grandicella.. ne abbiamo altri. per fortuna .. io sarei anche nonna acquisita… (mi ci vedi?!.. ma ti racconterò magari…è proprio come dici….
un abbraccio
A
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Carpe Diem, l’attimo fuggente, che fuggir non vuole.
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