Resta con me

1013163_415572705229811_1779088967_n

 

Resta con me – Riccardo Cocciante

Resta con me
Ascolta il tempo che si è addormentato
Ho chiuso gli occhi come un bambino
Da fuori il mondo che si è già fermato
E’ solo un’ombra stesa sul cuscino

Da mille anni sto aspettando il tuo viso
Da troppo tempo cerco le tue mani
Da troppe notti sogno il tuo sorriso
Adesso dici finirà domani

Resta con me
Io ti condurrò per mano
A scoprire le parole di vetro
Che il vento scrive tra i giardini del nord
E non torna più indietro

Resta con me
Quando bussa alla porta
La notte con il suo martello nero
E il vento scricchiola attraverso i muri
Ci sembra quasi che frantumi il cielo

Resta con me
Per stupirmi ogni giorno
Per violentare le mie squallide notti
Notti perdute dentro a un’osteria,
Io e la mia poesia

Resta con me
La mia strana pazzia, indispensabile follia
Resta con me

Resta con me
Con i miei occhi così disperati
Arrossati da troppi uragani
Da troppo vino, da troppi amori
Senza speranza, senza mai domani

Resta con me
A cancellare le ingiurie
Che il tempo scrive sopra i nostri visi
Come graffiti di un metrò lontano
E beffeggiamo il giorno di sorrisi

Resta con me
A spiare cosa fa il rumore
Quando il silenzio lo scaccia lontano
E resta solo il tempo per l’amore
L’amore stretto qui nella mia mano

Resta con me
A tormentare anche il cielo
Che a volte sputa sulla mia poesia
E vende amore solo a borsa nera
Quando il sole va via

Resta con me
A guardare il mio cuore
Cadere a pezzi sopra il pavimento
Sembra una stella, una stella che muore
Sbriciolata dal vento

Resta con me
Ogni ora, ogni giorno
Fino alla fine del tempo e del mondo

Resta con me
Ogni ora, ogni giorno
Fino alla fine del tempo e del mondo
Resta con me

Ti offro..

1005911_409295202524228_920935812_n

Ti offro il mio coraggio rimasto illeso dalla devastazione di un vento randagio
che non è riuscito a distruggere la mia verde speranza.

Ti offro le mie primavere dopo rigidi inverni di pioggia e freddo
dove schiudere le labbra per affondarci di baci e sorrisi.

Ti offro,le mie rime come grani di un rosario dove gli attimi scorrono,
dove le mie dita accarezzano i tuoi silenzi con il calore della mia mano fatto di sangue
per abbracciare il tuo dolore
depositandolo nel mio utero segreto
dove si concepisce amore ed ogni nascita è frutto di abbracci fatti di carne
miscelati all’anima.

Ti offro, i miei occhi, strisciati, ondulati,sconfinati per cogliere il senso sottile
e nascosto di ogni cosa che annienta il tuo desiderio di vita
e buttarti tra le braccia suadenti della tuo esistere
per mangiare e farti mangiare dalla tua strada
perchè tu possa sentirti sempre degno
del sole, del cielo e dei tuoi piedi.

Ti offro, ogni stella del firmamento da spogliare e disegnare
un tatuaggio che grida il mio bene
la dolcezza che ti manca
margherite da poggiare sulle tue palpebre umide
e i loro steli intrecciati nelle mie viscere
la mia danza silente
sul tuo cuore
come un posto nella memoria
dove sai di poter tornare sempre.

 

G.M

 

Ho i tuoi occhi nel cuore

FD8DE12F-9AFE-408F-BCC2-783984DD04FB“E’ una scoperta neuroscientifica recente. Gli occhi e il viso della madre hanno un forte impatto sul cervello del bambino. Hanno addirittura la capacità di innescare alti livelli di oppioidi.Il contatto occhio- occhio nei primi momenti della vita è così importante che l’ evoluzione non ha lasciato nulla al caso.
Fissare il viso della madre assicura l’ “imprinting” di una vitale comunicazione emotiva profonda e irreversibile. Un contagio emotivo. Benessere.La separazione, dolore, ansia e depressione. Sono le ferite dell’ anima.
Ritengo che questi versi esprimano per te anche una dimensione terapeutica. Un effetto sedativo, tranquillante. Catartico.”

(Dott.G.B)

Mi piace questa foto, mi piace molto ,( escludendo la manipolazione digitale…mi sono divertita ad aggiungere qualche effetto, tipo cielo e cretinate del genere, mentre provavo  un programma di grafica) in questa io rivedo nei miei occhi lo sguardo di mia madre ed è sempre una dolce emozione…la verità è che oggi è uno  dei” miei giorni”  dove riesco ad udire il frastuono e il rumore di ogni distanza traversata, i palpiti del tempo che risuonano nelle tempie mentre cerco  di riempire un altro dei miei momenti vuoti colmi della sua mancanza, oggi distinguo chiaramente i dibattiti e le pause, le ridiscese ed ogni inutile ripresa e infine le mani della memoria che ti posano lieve mentre districo i nodi della rete che mi tiene impigliata in un pugno di dolore e mi apro il varco per sedermi accanto a te vegliando  il tuo cuore che mi vive  negli occhi.

Ho i tuoi occhi nel cuore, madre
e sono gli stessi del mio primo bagliore alla vita
sono ogni parola d’amore rimasta impigliata nel tempo
quando tra noi c’era solo distanza
sono tutte le parole farfugliate, tremanti,impacciate
come è spesso una colpa costretta
ho i tuoi occhi, madre, nei miei
li vedrà chi mi vorrà davvero guardare
si sentiranno in ogni silenzio
che grida il mio bene
ho i tuoi occhi,
fotografie indelebili
di ogni tuo abbraccio
che soltanto io vedo
ho il mio cuore straziato,consumato dalla pena
avvolto dai tuoi occhi
che mi consolano stretta
e il viaggio se anche per te domani si ferma
sarà per me quella strada che mi porta
verso i tuoi occhi.

G.M