Ho smarrito il rigore arreso e mansueto il mio sguardo si è fatto comodo lenta e morbida sfoglio i giorni dagli occhi soffio petali mentre resto affollata di bandiere e presagi colma di farfalle e germogli di parole che cercano aria, che vogliono terra so soltanto aprire finestre mostrare attenzione alle briciole e al sale mordicchiare il respiro del vento rannicchiarmi in un istante di tempo e ancorare i pensieri sul davanzale capitolarmi tra gli spazi rassegnati e i conti a venire so soltanto improvvisare una danza invisibile che si poggia orizzontale che si spoglia di polvere come la brezza leggera del mio mare che odora di gelsomino e tempesta.
Sono un vecchio mai vissuto. Sono un reticolo di relazioni, ero un filtro d'informazioni. Scrutavo la vita con gli occhi, ora mi guardo in profondità. Cerco l'essenziale e non mi perdo nella superficialità. Questo sono io, questa è la mia storia. Per chi mi volesse sorprendere, si ricordi di fare attenzione alle particolarità. Gli uomini non sono accettati, i pensieri veri sono ben ritrovati. Buona lettura e buon divertimento, abbandonate la testa da un'altra parte, lasciatevi cullare dal vento.