E dopo tanto cammino, dopo sole e tempesta posso finalmente scegliere, decidere adesso
se essere soltanto una nave malconcia, un relitto usurato che oscilla sperduto in balia delle correnti,
carico d’acqua, zeppo di detriti ,carico di schegge oppure colei che protegge, versa e benedice tutta la pioggia raccolta tra lacrime e sudore, per farne un canto di lode e preghiera…
scelgo di camminare, andare sempre Verso e mai Contro
abbracciando l’unica via possibile che conosco per ritornare: Il Mare!
Scelgo di vivere, senza accontentarmi di vagare,
tutto il mio fiato troppe volte sprecato
le mie braccia mai chiuse e qualche volte stanche
il mio sorriso, il mio entusiasmo per ogni scintilla di luce nella notte scura
la mia pelle vissuta
e l’anima nel ventre,
i miei rigagnoli di bene
tramutati in fiume di speranza
il mio coraggio, la mia forza
per niente dovuti e scontati
la mia lievissima intensità
per tutto ciò che mi colma e mai mi svuota
scelgo la vaga scia del cuore
che mi insegue e mi incanta
la mia audace bellezza
fatta di rose e croci
scelgo me..
di sentire ed essere ascoltata
di Amore che grida
ride e danza
scelgo di esistere piuttosto che resistere
scelgo di essere
un turbinio marino di risacca
dove il senso si perde sugli scogli
o meglio spesso sceglie
di nuotare dolcemente in mare.
G.M