Sai…

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Sai fermare la gioia che danza?

Questo forse è il vero segreto racchiuso nei passi  dopo un lungo e tormentato stallo…occorre coraggio e  il giusto abbandono,un dischiudersi lento  che diventa vorticoso fino a stordire tracce di dolore..il giro completo prima del volo, la spinta perfetta, il planare dolce che culla fino ad emergere , è Vita che respira dopo una spietata apnea…

sai fermare il mio cuore? è battito che pulsa,è sangue che scorre…caldo, vibrante avvolge ogni senso e trascina dall’alto al profondo, dal mare risuona, una carezza continua che Ama.

 

G.M

Pioggia

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Ho desiderato la pioggia
di essere felice senza lacrime
bagnata senza tristezza
tranquilla senza solitudine
ho desiderato
essere acqua
cadere di pancia sulla terra
e sentirne il suo profumo selvaggio
sgravarmi dal peso che porta il dolore
e sfumarmi come la gioia
verso l’alto
salire sul sorriso e correre con il vento
fermarmi e piantare qualcosa
qualsiasi cosa
percorrere la memoria
e cavalcarla, spronandola al galoppo
a percorrere il mondo
e di nuovo la vita
essere pioggia
che si struscia sulle rocce
saltare sui fossi
per far risuonare la voce
e sentire che potrei morire
se non posso danzare nuda
sotto l’acqua
sedermi in perfetto silenzio
in mezzo a una tempesta
per tornare poi al tepore di una casa
fradicia di cielo, colori, terra
e pianto.

 

G.M

Disegnami la Luce

Two_In_White_3_by_bigskystudioTra gli angoli celati dal timore
e lo sbalzo ribelle prima di una resa,
nella foschia che mi confonde
in mezzo ai ricordi che graffiano
e le vene gonfie come rami
che si staccano dal cuore
su tutti quei pensieri che mi portano
dove non ho meta
disegnami la luce
fallo adesso
mentre il buio mi prende
scuotendomi senza colore
assorta e lontana
senza rumore
disegnami cullata tra schiuma d’onda
che riposa
nel mare che mi vive
prova a fermarmi
quando non so dove andare
prova a sorridermi
prova a chiamarmi musica
come se
io potessi ancora diventare
stupore che non sa scrivere occhi
all’oscurità.

 

G.M

 

Raccontami

 

Raccontami

cos’è che muove, accende e conduce

dove si posa il cuore prima di domandare

dimmi dove risiede lo slancio

prima del volo

raccontami

la stretta del mare

nello stomaco

e il canto di sera

di ogni tramonto

raccontami le tue ferite

prima di cucirle strette tra i denti

i tuoi occhi nei miei

senza ombre…

narrami del tempo che fugge

senza doverlo ricordare

segnami l’incanto

le labbra tumide

e il crepitio  del fuoco

che danza sull’onda dei miei fianchi stanchi.

 

G.M

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Aria…

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Voglio aria, voglio lasciarmi violare da raffiche di vento, incatenare dallo stupore di un paesaggio racchiuso nel cuore e nella mente… da colori e profumi, innamorarmi e sorridere ..aria a spazzare via parole acri come rigurgiti, aria come  il respiro incerto di un’estate calda..soffio leggero a togliere la polvere e giorni ovattati poggiati sulle spalle, aria a sciogliere capelli annodati e voglie assopite…un refolo deciso a spingermi fuori da tutti i miei dolori, dalle mie battaglie atroci, all’ultimo sangue, dai miei calvari e poi tutte le parole che vorrei dire e che non riesco a pronunciare e aria come carezze non sui  seni morbidi, ma dove la pelle si è fatta ruvida e dove stagnano le cicatrici…uno sbuffo proprio lì dove resto implosa per mostrare la mia forza e tutta quell’immane fragilità che mi fa piangere sola davanti alla bellezza della musica. riempire il vuoto che mi opprime lo sterno, i vuoti che tanto mi ingombravano al punto da farli diventare spazi da colorare…soltanto aria in questo crepuscolo che sfuma dentro il mare e che non vuole  diventare buio.

G.M

Nel cassetto delle piccole cose
Metterei il fiore che ieri ho piantato in giardino,
Le stagioni che hanno il valore di una vita intera
E torte di compleanno grandi come la solitudine
Nel cassetto dei minimi particolari
Ci sono la goccia di rugiada che si è depositata
Sul fiore del balcone del vicino
E la stretta di mano che ho donato a uno sconosciuto
Del quale non ricordo il nome
Ci sono gli antichi sapori del pane appena sfornato
Come a volerci annunciare una fragranza che nasce dal cuore
Poi l’albero di ciliegie che rimane ancora li
A ricordarmi la mia infanzia anni dopo anni
Colorandosi di mille colori ogni primavera,
Ci sono la mia prima pagella in prima elementare
E l’orsetto che mi fa compagnia da ormai una vita
Ci sono il biglietto del treno che ho preso
La prima volta che sono partito
E le lettere di mille notti insonni
Passate a scrivere e poi abbandonate in un angolo
Per pura di soffrire più di quanto non facessi
E poi c’è l’alfabeto del dolore
appreso con lezioni di vita mai dimenticate
Nel cassetto del dolore
Ripongo i miei ricordi più belli
I volti di persone mai dimenticate
E la voglia di realizzare ogni giorno I sogni
che tanto conservo dentro di me.

(Ishak Alioui)

 

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